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«Tango. Storia dell’amore per un ballo» di Robert Farris Thompson

farristangoRadici nere forti e chiare nel ballo più fascinoso degli ultimi cento anni.
Il tango è più che un ballo: resta un “grande sogno” da scoprire al di là degli stereotipi.
Robert Farris Thompson, professore di Yale, musicologo, storico e antropologo, ne descrive in questo saggio le numerose sfaccettature, ne indaga la genesi storico-culturale e porta alla luce le “origini nere” e le successive influenze afro-americane nello sviluppo e nell’affermazione del tango.
Furono gli africani ridotti in schiavitù, provenienti da Congo e Angola, soprattutto dalla potente civiltà del Congo, a influenzare in modo indelebile le danze popolari argentine e uruguayane, ad accenderle.
Alla ricca cultura danzante dei bakongo si devono anche i nomi dei balli argentini: malambo, milonga, canyengue, tango. 
“Le radici del tango si intersecano con un ritmo afro-cubano popolare in tutto il mondo, l’"habanera”, originario dell’Africa Centrale, fusosi poi con altri elementi (cubani, iberici) e trasformatosi in milonga e in canyengue prima che in tango.
L’habanera fu cruciale nella storia della danza di Montevideo e Buenos Aires. Al suo fuoco hanno attinto grandi della musica sinfonica: Sebastián Iradier per primo con La Paloma, Bizet, che scrisse un’habanera nella Carmen, Ravel, Debussy ed Eric Satie.
Convinto che non basti afferrare il significato della danza, Thompson ne studia i testi, la musica: di Horacio Salgán, ispirato da Rossini come Osvaldo Pugliese, prima del “nuovo tango” di Astor Piazzolla. E la letteratura, condividendo con Borges l’idea che uno dei motivi della sua resistenza sia la capacità di tradurre l’indignazione in musica.
Uno stile appassionato, elogiato da David Byrne nella Prefazione, anima questo saggio sulla storia del tango colmo di informazioni, schiettamente sbilanciato verso gli apporti africani, ma scritto con lo lo spirito di Jack Kerouac: entrambi mostrano un’America pervasa dalla cultura afro-atlantica, meno mediatica ma più vera.
 
Autore >   Robert Farris Thompson;   Traduzione > di Chiara Brovelli.  Le traduzioni delle milonghe di Jorge Luis Borges sono di Domenico Porzio e Hado Lyria, tratte da Borges. Tutte le opere, vol II, Mondatori (Milano) 1985.
Titolo (e Sottotitolo)Tango. Storia dell’amore per un ballo.Farris Tango Buenos Aires Avenida del Libertador murale di Carlos Paez Vilaro
Edizioni >  Elliot Edizioni (Roma)  >  Collana >  Antidoti
Anno >  2007;  nel 2011 è stato pubblicato nella stessa collana, in versione economica.
Pagine >  414;  Prezzo di copertina22 euro
Reperibilità >  Le edizioni italiane (2007 e 2011) sono reperibili nelle librerie, in Rete, nelle biblioteche.
 
struttura dell’opera >  Otto capitoli con note alla fine di ciascuno; Prefazione di David Byrne, Ouverture, Introduzione, Congedo e Ringraziamenti dell’Autore; un Indice dei nomi.
PREFAZIONE >  di David Byrne.
ILLUSTRAZIONI >  101 figure, con richiami nel testo, in parentesi.
PRECEDENTI EDIZIONI >  Pubblicato nel 2005 da Pantheon Books (divisione di Random House) con il titolo Tango. The Art History of Love. 
 
luoghi >  Buenos Aires, Río de la Plata, Congo, Angola.
personaggi storici > Carlos Gardel, Astor Piazzola, Gioacchino Rossini.
incipit > Ouverture. Gardel in Avenida del Libertador.  Il murale di un uomo con il fedora, alto sette piani, domina Avenida del Libertador nel centro di Buenos Aires… (Foto).
Lettura > Avvincente
 

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