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Ner- Neri Pozza Editore

Neri Pozza Editore nasce nel 1946. Il suo fondatore,  Neri Pozza, scomparso nel 1988, nasce a Vicenza il 5 agosto 1912. Nel 1938 fonda con i suoi amici, una piccola brigata di «teste calde» tenuta d’occhio dalla polizia fascista, le Edizioni dell’Asino Volante.
Nel 1941 dà vita a una nuova sigla editoriale, Il Pellicano, e nel 1942 pubblica la fortunata antologia Saffo e altri lirici greci, curata da Manara Valgimigli, che conosce ben tre edizioni. Tra il 1944 e il 1945 viene incarcerato per due brevi periodi presso il carcere cittadino di San Biagio e presso quello di San Michele per sospetta attività antifascista. 
Alla fine del 1945 si trasferisce a Venezia dove incontra la compagna della sua vita, la scrittrice Lea Quaretti di cui pubblicherà le opere più importanti.
Nel 1946 escono i primi due titoli di Neri Pozza Editore: Peter Rugg l’errante di William Austin e Paludi di André Gide, entrambi tradotti da Aldo Camerino. Nello stesso anno pubblica le Poesie nuove di Vincenzo Cardarelli e la raccolta di poesie intitolata Maschera in grigio. Nel 1947 vede la luce la celebre versione del Vangelo, affidata a quattro letterati: Nicola Lisi, Corrado Alvaro, Diego Valeri e Massimo Bontempelli. 
Tra il 1950 e il 1956 escono i titoli che hanno dato lustro alla casa editrice: In quel preciso momento (1950) di Dino Buzzati, Il ragazzo morto e le comete (1951) e La grande vacanza (1953) di Goffredo Parise, Il primo libro delle favole (1952) di Carlo Emilio Gadda, Pianissimo (1954) di Camillo Sbarbaro, La bufera e altro (1956) e Farfalla di Dinard (1956) di Eugenio Montale.
Nel 1961 nasce Tradizione americana, la collana diretta da Agostino Lombardo, che inaugura le sue pubblicazioni con L’uomo di fiducia di Herman Melville.
Tra il 1969 e il 1988 Neri Pozza dà alle stampe i suoi scritti più importanti, in primo luogo Processo per eresia (Vallecchi, 1969) che ha uno straordinario successo di pubblico e di critica, arrivando tra la cinquina dei libri finalisti al Premio Campiello del 1970.
Neri Pozza, oltre a essere stato un grande editore che nel dopoguerra raccolse attorno a sé autori del calibro di Vincenzo Cardarelli, Eugenio Montale, Dino Buzzati, Carlo Emilio Gadda, Goffredo Parise e Mario Luzi, fu un artista di rilievo, soprattutto con le sue incisioni, uno scrittore e un poeta sofisticato, apprezzato dalla critica letteraria del suo tempo. 
Attivo nella Resistenza vicentina, da questa esperienza trasse il libro La prigione negli anni Sessanta. E, a partire dai primi anni Settanta, pubblicò una serie di opere che lo segnalano come una delle voci e delle figure intellettuali più originali del Novecento.

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